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E se qualcuno tirasse lo sciacquone? 20 settembre 2007

Posted by antibeppegrillo in Beppe Grillo, Uncategorized.
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Se qualcuno tirasse lo sciacquone, allora davvero certi giornalisti dovrebbero aver paura…

E nemmeno oggi riesco a criticare il Grillaccio, che bene ha fatto a mettere il faccione del direttore del TG2 suo Blog, lasciando in balia delle folle scatenate dei Grillo-Adoratori !

Commenti»

1. mimhe - 20 settembre 2007

evvai… sseeeeeeeeeeeee!
E premiamolo sto grilletto…. iniziamo eliminando il signor Mazza!
(non sono un fan di Grillo, ma costui è davvero ridicolo!)

2. giovannino ezzei - 20 settembre 2007

Andate su wikipedia e cercate perchè grillo non si candida o non fonda un partito: NON PUO, ANDREBBE CONTRO LE SUE PROPOSTE:

Nel 1988 la Cassazione lo ha condannato definitivamente per omicidio colposo a un anno e due mesi di carcere poiché giudicato responsabile della morte di due adulti e del loro bambino di 9 anni a seguito di un incidente d’auto, avvenuto il 7 dicembre del 1981, nel quale lui era alla guida.

3. devilmanga - 20 settembre 2007

un incidente d’auto.. un qualcosa che può succedre a chiunque.

Lui stesso ha detto che la sua vita è finita da quel giorno e non c’è giorno che non pensi a quelle vittime.

Strumentalizzare un’incidente.. è davvero brutto

4. enrico/babilonia - 21 settembre 2007

Lo tiro io e poi magari per far si che sia certo che tutto è andato nella fogna (tutto questo assurdo modo di non fare politica, Grillo compreso) lo ritiro altre due volte.

5. mario abate - 22 settembre 2007

Ho sentito oggi al telegiornale della condanna di Beppe Grillo per omicidio colposo a un anno e tre mesi. Era un particolare della sua vita che non conoscevo, dato che non sono un suo fan accanito ed ho visitato il suo sito solo una volta nella vita, tanto per dargli un’occhiata.
Visto che questo particolare della sua vita è uscito fuori “guarda caso” proprio ora (post V-day) (anche se lui l’aveva chiaramente scritto nel suo sito da un paio d’anni, a quanto ho potuto osservare), ho pensato bene (conoscendo la realtà dell’informazione italiana) di approfondire un pochino la questione.
Trovo quindi le circostanze esatte in cui l’incidente ha avuto luogo.
Dal sito della rivista “Famiglia Cristiana”:

“Il 7 dicembre del 1980 è alla guida di un fuoristrada su una via sterrata che conduce al Colle di Tenda. Con lui ci sono una coppia di amici e il loro bambino. La strada è ghiacciata, Grillo perde il controllo e a un tornante il mezzo sbanda e precipita. Lui si salva, la coppia di amici e loro figlio muoiono. È condannato in secondo grado a un anno e tre mesi per omicidio plurimo colposo. Oltre a quanto versato dall’assicurazione, Grillo dona alla figlia superstite, che quel giorno era rimasta a Genova, 300 milioni di lire”

Alcune considerazioni a riguardo:
1) Ci sono persone che, alla guida del loro veicolo, travolgono dei passanti (o uccidono chi è in macchina con loro) perché si sono messi alla guida completamente ubriachi.
2) Ci sono persone che, alla guida del loro veicolo, travolgono dei passanti (o uccidono chi è in macchina con loro) perché si divertono a sfrecciare a tutta velocità per le strade notturne di una città.
3) Ci sono persone che, alla guida del loro veicolo, travolgono dei passanti (o uccidono chi è in macchina con loro) per un avvenimento che non è dipeso dalla loro volontà, e che non potevano prevedere.

Mio nonno faceva il camionista. Un giorno, in una città, venne speronato da un altro camion. Perse il controllo del mezzo, sbandò, finì sul marciapiede e travolse due anziani, che morirono sul colpo.
Per questo fatto mio nonno finì in galera (non so per quanto tempo, credo, e spero, per poco). Non raccontò mai a nessuno questo fatto, mia madre (e suo fratello) la vennero a sapere in forma molto striminzita da mia nonna. Credo che si sia sempre sentito in colpa per questo, ma il fatto è: avrebbe potuto evitarlo? Certo, se fosse andato a 10 chilometri all’ora più lentamente (magari a 30 km/h anziché a 40 km/h) non si sarebbe trovato in quel posto in quel momento, e quelle due persone non sarebbero morte PER COLPA SUA. Ma è stato davvero lui il responsabile della loro morte? E non mi fraintendete, non sto parlando del conducente dell’altro veicolo, che magari era semplicemente responsabile di aver tamponato il veicolo che lo precedeva, e di sicuro non poteva prevedere la catena di eventi che da lì in poi si sarebbe innescata.

Io abito in un piccolo paese poco a sud di Roma. Qui di ghiaccio sulle strade, persino in inverno, se ne vede pochissimo: personalmente, non l’ho mai visto.
Eppure, una volta mio padre mi ha detto che quando ancora viveva a casa di suo padre, una volta, tornando a casa, in piena curva era finito su di una lastra di ghiaccio e si era ritrovato a percorrere la strada completamente contro mano. Era una curva che aveva fatto centinaia di volte; se fosse passato una moto nel senso inverso, l’avrebbe travolta, magari uccidendo i passeggeri. E sicuramente sarebbe stato condannato: omicidio colposo. Perché, non lo sai che di notte si può formare il ghiaccio sulle strade? Non ti è mai successo in tutta la tua vita? Chi se ne frega. Non puoi andare a 10 km/h solo perché c’è la remota possibilità che in piena curva trovi il ghiaccio? Chi se ne frega. Sono morte delle persone e qualcuno deve pagare. Il codice della strada dice che si deve guidare (e quindi affrontare le curve) in modo che non si costituisca pericolo per gli altri; se hai ammazzato delle persone, vuol dire che hai violato il codice, COLPA tua. E chiunque di voi si diverte con i siti alla YouTube, sa bene degli innumerevoli video di automobilisti in completa balia del loro veicolo che scivola su una strada ghiacciata (anche a bassa velocità, non fa nessuna differenza quando sei sul ghiaccio). E ricordo un video amatoriale andato in onda pochi anni fa (credo fosse “Real TV”) di un italiano in vacanza in un Paese dell’ex Jugoslavia (credo fosse in Croazia, ma non sono sicuro) che, col suo fuoristrada, percorreva una strada di montagna. Giunto in prossimità di una lastra di ghiaccio (veramente piccola: occupava in larghezza tutta la sede stradale, ma non era + lunga di 5 o 6 metri), aveva rallentato fino a circa 5 km/h, illudendosi così di poter governare il mezzo. Appena si è trovato con tutte le ruote sul ghiaccio, il fuoristrada ha smesso di andare in avanti, ed ha cominciato a scivolare di lato, verso la vallata. Uscito dalla sede stradale, ha cominciato a rotolare come un barattolo. L’unico motivo per cui si è salvato è che non si era allacciato la cintura di sicurezza, ed è stato sbalzato fuori dal mezzo prima che questo raggiungesse la valle.

Conclusione: a tutte quelle persone che attaccano Grillo dandogli dell’immorale, del falso, dell’ipocrita, dell’assassino, affermando che uno che ha commesso un così grave crimine non ha nessun diritto di stigmatizzare un povero politico che si è limitato a rubare qualche centinaio di migliaia di euro perché niente è grave come l’omicidio; a tutte queste persone, io dico solo una cosa. Immaginate per un attimo che ciò che è successo a lui sia successo a lui. Immaginate di vivere un’esperienza come quella, di sentirvi responsabili della morte di tre persone (che magari erano anche suoi amici, visto che li accompagnava in macchina), per una tragica fatalità che non avreste mai potuto prevedere. Immaginate di essere additati dalla gente come “assassini”, che nessuno vi consideri degni di fiducia, che tutti si rivolgano a voi dicendo “che diritto hai tu di parlare, assassino!”. Immaginate che i vostri figli vedano la disperazione dipinta sui vostri volti, e che non capiscano perché la stessa persona che la gente chiama “assassino” è ai loro occhi la persona più buona del mondo. Ancora meglio: immaginate di dover incontrare la figlia di queste persone, una persona a cui avete tolto TUTTO, sicuramente non perché lo volevate. Vi auguro di diventare persone sensibili e profonde, e che tutta la superficialità (o, nel peggiore dei casi, la cattiveria) che voi avete riversato su Grillo vi torni indietro nella stessa identica misura.

P.S. per quanto riguarda le accuse di contorno (perché quella di assassino evidentemente non era sufficiente); se una persona che ha raggiunto un’ottima posizione sociale-economica decide di rinunciare ad una parte dei privilegi che questa comporta (la Ferrari, o la barca, il Jet privato, il sottomarino nucleare, il razzo interspaziale o qualunque altro sfizio un ricco si voglia togliere) perché si è reso conto dell’esistenza di cose per lui ancor più importanti (e apprezzabili, visto che stiamo parlando di tutela dell’ambiente, ecc.), e che arriva ad organizzare spettacoli per finanziare progetti per lui importanti come i centri di ricerca che si occupano di ciò che mangiamo (ad es.), andrebbe ammirato, non disprezzato, così come si ammirano quei ricconi che, di quando in quando, fanno beneficenza (non li obbliga mica nessuno; e magari, si tengono pure la Ferrari).

6. guido arci camalli - 27 settembre 2007

che vergogna

7. Ancora menzogne del TG1 contro Beppe Grillo « Antigrillo: il populismo di Beppe Grillo e la mistificazione della Verità - 18 dicembre 2007

[…] come in passato, La RAI del centrosinistra non riesce a fare a meno di dire cose assurde sul conto di Beppe […]

8. lucia - 23 agosto 2008

però nessuno dice che ha imboccato quella strada nonostante ci fosse il divieto di transito in quanto dissestata.era chiusa al traffico ma lui l’ha imboccata lo stesso fregandosene del divieto.informatevi bene.


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